Custodita in un’incantevole baia a forma di mezza luna e protetta alle spalle da ripidi pendii, Noli fu città di mercanti e naviganti, tanto da diventare nel XII secolo una Repubblica Marinara indipendente, con una flotta autonoma ed una solida alleanza con Genova. Passeggiare nel centro storico tra torri, chiese, palazzi e piazzette che si aprono all’improvviso tra un carruggio e l’altro, è come fare un viaggio nel tempo.
Sulla Passeggiata dei Pescatori il mercato ittico offre il pesce azzurro appena liberato dalle reti, lo stesso che arriva nella cucina di Chef Giuse Ricchebuono, titolare dal 2009 del ristorante stellato Vescovado e gestore – insieme alla moglie Alessia Vezzolla e ai figli Martina ed Elia – anche dell’omonimo hotel de charme.
Otto suite, distribuite su tre piani, consentono di rilassarsi in un’imponente dimora dotata di ogni comfort, ma ancora intrisa della prestigiosa storia di quella che un tempo fu sede della Diocesi di Noli. Dalla stanze con affreschi originali del Quattrocento, il ristorante in estate si trasferisce sulle terrazze panoramiche di questa residenza storica d’impareggiabile fascino.
Il profumo di macchia mediterranea e la vista che si perde da Levante a Ponente impreziosiscono tutte le pietanze degustate al Vescovado, dalla colazione alla cena, sempre create secondo la guida lucida di Chef Giuse Ricchebuono: “Serve una visione del futuro sempre più consapevole e sostenibile, in cui ci sia rispetto per il territorio, in cui le materie prime locali siano le protagoniste dei piatti, con grande attenzione al mondo vegetale, attingendo dalle tradizioni antiche che raccontano la nostra storia e chi siamo noi.”
Ed è proprio così. Sulla tavola di fronte al mare – citando testualmente l’incipit del menu colazione del Vescovado – le preparazioni di benvenuto sono un inno corale al territorio: il miele di Stefano Bosano, che con la propria famiglia ha deciso di puntare tutto sull’agricoltura ed in particolare sull’albicocca di Valleggia (presidio SlowFood), la macedonia con frutta fresca di stagione, lo yogurt della Val d’Aveto ed il tripudio di torte e lievitati provenienti direttamente dal forno del ristorante, per opera della Pastry Chef Valeria Martinazzi.
Completano la proposta salata dalla cucina le uova biologiche proposte in quattro ricette, la gamma di formaggi locali, freschi e stagionati, e i salumi selezionati dalla macelleria Pastorino di Pontinvrea, la quale ha anche un proprio allevamento di bovini di razza piemontese, da cui provengono i tagli più pregiati destinati alla cucina di Chef Ricchebuono.
Dopo una colazione così nutriente e prelibata, non resta che andarsi a godere il mare anche da vicino, oppure, nelle altre stagioni, esplorare l’entroterra, a tratti aspro ma sempre carico di fascino, come il punto da cui si parte. Si racconta, infatti, che Dante Alighieri, passando per Noli, abbia guardato al Monte Ursino – alle cui pendici sorge il complesso del Vescovado – traendone ispirazione per il suo “Purgatorio”.
Quel che è certo è che volle conservare memoria dei luoghi attraversati all’interno del suo Poema (Purgatorio, IV, 25-30).

Vescovado
Chef & Pastry Chef
Chef Giuseppe Ricchebuono,
Pastry Chef Valeria Martinazzi
Orario della Colazione
08:00 – 10:00
Colazione Business
Sì, accordando orario con lo Staff o in versione “take away”.
Colazione Aperta agli Esterni
SI - €25

